CSI Lecco

Il 2023 è stato un anno di transizione per il Terzo Settore, con alcuni sviluppi positivi e sfide persistenti. La piena attuazione del Registro Unico Nazionale (Runts) è stata un passo avanti, anche se ci sono ancora problemi di usabilità e semplificazione della piattaforma. La mancanza di certezze fiscali è stata una preoccupazione costante per le organizzazioni non profit, sia a causa dell'autorizzazione mancata dalla Commissione Europea sul Titolo X del codice del Terzo Settore, sia per le incertezze legate al regime IVA. Tuttavia, il numero di decreti relativi alla riforma è diminuito, con una riduzione della documentazione di prassi.

Sono state avanzate riflessioni su semplificazioni per gli enti di piccole dimensioni e sull'uso della firma digitale. Le normative regionali e provinciali hanno integrato la riforma nazionale. L'anno ha visto anche l'aggiornamento dei dati sui volontari in Italia e una maggiore diffusione dell'amministrazione condivisa.

Il Runts ha registrato circa 120.000 enti, con diverse azioni di verifica sugli statuti e la condivisione di modelli standard per le reti associative. La questione fiscale rimane irrisolta, con il passaggio dell'IVA come una delle principali preoccupazioni. È stata anche sollevata la questione dell'Irap e delle sue implicazioni per il Terzo Settore.

Sono stati pubblicati pochi decreti, ma sono state emesse note ministeriali e pronunce dell'Agenzia delle Entrate. Gli enti sportivi hanno affrontato modifiche normative significative.

Il supporto pubblico al Terzo Settore ha visto finanziamenti per affrontare gli effetti della pandemia e sostegno energetico. Sono state pubblicate linee guida sull'amministrazione condivisa e materiali utili.

Il Servizio Civile Universale ha avuto sviluppi significativi, e sono state apportate modifiche alla normativa in settori come il sociale e le energie rinnovabili. La formazione nel Terzo Settore è cresciuta, con opportunità offerte dagli Atenei italiani.